Sonntag, 28. April 2024

Kinostadt


Am 28. April 1937 hat Benito Mussolini in Rom die Filmstadt Cinecittà eingeweiht. Für das Ereignis gab es hier vor sieben Jahren schon den Post Cinecittà. Es gibt aber noch einen zweiten Post über die römische Filmstadt. Das ist ein langer kuturhistorischer Post, der mehr als sechstausend Mal gelesen worden ist. Er heißt Cinecittà und die Mode und ist ein Post, den ich wirklich nur wärmstens empfehlen kann. Ob ich Roberta d'Angelos Abitare a Cinecittà wirklich empfehlen kann, das weiß ich nicht. Aber 1978 kam man an dem Lied der damals 22-jährigen nicht vorbei, das Lied lief überall. Ein Ohrwurm, wie man sagt. Es ist ein ironisches Lied über einen Vorort, der ein klein wenig heruntergekommen und kriminell geworden ist. Fellini dreht hier zwar noch, aber sonst ist hier für Zweiundzwanzigjährige nichts los. Roberta d'Angelo hatte Musik studiert und war mit ihren ersten Platten bei dem Label RCA. Die musikalische Dauerberieselung durch Cinecittà fand ich damals fürchterlich. Ich besitze keine einzige Platte von Roberta d'Angelo, obgleich Abitare a Cinecittà heute bei ebay schon einiges kostet. Aber ich habe mehrere Platten von der gleichaltrigen Gianna Nannini, die in ihrem Leben wahrscheinlich mehr Erfolg hatte als Roberta d'Angelo. Obgleich die an ihrer Platte gut verdient haben muss:
 
Cinecittà
Che bella città
Nella città, ah!
Cinecittà
Oh, oh, oh, Cinecittà
Che bella città
Nella città, ah!
Cinecittà

Qualcuno cammina sulle acque
Con un motorino rotto
Che ogni tanto fa un botto
Cambiano le carte in tavola
Con un asso nella manica
Moltiplicando i pesci e pure i fessi
Gli uni finiti in salamoia
Gli altri soffocati dalla noia

Cinecittà
Che bella città
Nella città, ah!
Cinecittà
Oh, oh, oh, Cinecittà
Che bella città
Nella città, ah!
Cinecittà

Con un po' d'amore di nascosto
Con tanta paura addosso
Come un cane senza osso
Con la rabbia che ti scoppia
Con la voglia di tutto
Che ti prende di brutto
Al Quadraro che è un posto amaro
Ho tramutato là per là
Un bar in un baccalà
Ma tutto è rimasto lo stesso
Come fuori adesso

Ah, Cinecittà
Che bella città
Nella città, ah!
Cinecittà
Oh, oh, oh, Cinecittà
Che bella città
Nella città, ah!
Cinecittà

Le macchine e gli stereo
Passano di proprietà
Con molta facilità
A Cinecittà
Fioriscono i casermoni
Come tante prigioni
L'acqua si tramuta in buchi
Troppi negozi, troppe luci
Senza soldi a Cinecittà
Senza far niente a Cinecittà

Ah, Cinecittà
Che bella città
Nella città, ah!
Cinecittà
Oh, oh, oh, Cinecittà
Che bella città
Nella città, ah!
Cinecittà

Non c'è niente di divertente da fare
Se non stare ad aspettare
E guardare quelli che
Al centro prendono il tè
Affermando che
"Abitare a piazza Navona
È una questione di atmosfera
Specialmente la sera, la sera, la sera"

Abitare a Cinecittà
Invece è una questione di...
Abitare a Cinecittà
Invece è una questione di...
Fedeltà

Cinecittà, ah!
Che bella città
Nella città
Oh, oh, oh, Cinecittà
Che bella città
Ne-nella città, ah!
Cinecittà
Cinecittà
Che bella città
Ne-nella città
Cinecittà
Oh, oh, oh, Cinecittà
Che bella città
Ne-nella città
Cinecittà
Oh, oh, oh, Cinecittà
Che bella città
Ne-nella città, ah!
Cinecittà
Oh, oh, oh, Cinecittà
Che bella città
Ne-nella città
Cinecittà
Oh, oh, oh, Cinecittà
Che bella città
Ne-nella città
Cinecittà
Oh, oh, oh, Cinecittà
Che bella città
Ne-nella città
Cinecittà

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